lunedì 24 luglio 2017

Un film di una donna a settimana per un anno? # 39



# 39 Amelia



Esattamente oggi 24 Luglio, nell'anniversario dei 120 anni dalla nascita della aviatrice dei record, Amelia Earhart mentre si susseguono ancora teorie sulla sua scomparsa, l'ultima la vuole immortalata addirittura su una foto presso un molo orientale secondo la recente trasmissione della History Channel e mentre la sua città natale, Atchinson, organizza come ogni anno l'Amelia Earhart Festival in suo onore con visite alla sua casa, oggi un museo, con musica, fuochi d'artificio e spettacoli aerei, OG la celebra ancora una volta dopo un post di alcuni anni fa, scegliendo uno dei film ispirati alla sua vita.

Amelia è un film del 2009 con Hilary Swank che la interpreta magnificamente grazie anche alla regia di Mira Nair.


Trama:
Stati Uniti anni '30 Amelia è già entrata nella Storia avendo attraversato prima donna, l' Oceano Atlantico e aver riportato il record di altitudine dove altri piloti avevano fallito, ora vuole provare a fare il giro del mondo. Lei è una donna emancipata, soprattutto per la sua epoca, porta la divisa e ne disegna delle altre, ha pagine di riviste e giornali con sue foto pubblicitarie e spera così che altre donne la possano seguire; Amelia ha un carattere libero, ama l'avventura e guardare il mondo e le sue meraviglie da lassù, dal suo abitacolo che le regala le emozioni da togliere il fiato che solo la natura dall'alto può darle.

L'aereo è il suo attimo di respiro sopra il mondo che ha conquistato e che vuole stupire ancora una volta preparandosi all'impresa più importante, ancora una e quando sembra che tutto stia andando bene l'aereo scompare alimentando di lì in avanti il mito...



Scelto perché: La vita di Amelia è stata ed è un esempio per tutti/e con la sua tenacia e talento è infatti riuscita ad andare oltre ogni limite che all'epoca non era ancora stato solcato...lei ha aperto una porta nell'aviazione, tutta.
Una biografia di donna straordinaria che andrebbe conosciuta.


Il doodle che google le ha dedicato



Titolo: Amelia
Naz.: USA
Durata: 111 min
anno: 2009
Regia: Mira Nair

Cast: Hilary Swank, Richard Gere, Ewan McGregor, Mia Masikowska 




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martedì 18 luglio 2017

Un film di una donna a settimana per un anno? # 38






# 38 Becomin Jane- Il ritratto di una donna contro


Oggi è il 200° anniversario dalla morte di una scrittrice emozionante e sempre amata Jane Austen! Poteva OG non tenerne conto per “Un film di una donna a settimana per un anno?”, domanda retorica...ma ovviamente no! Ecco quindi Becoming Jane.

Il film vede Anna Hathaway come protagonista con la regia di Julian Jarrod, per trasportarci con convinzione nella Inghilterra di fine XVIII secolo. Niente era più vero dell' ascesa sociale nella Inghilterra del 1700, come d'altronde nel resto del mondo le donne erano un mezzo di scalata sociale grazie alle politiche matrimoniali e a questa logica e pratica non sfuggì neanche Jane Austen.


Trama:

Nell'Hampshire del 1795 all'età di vent'anni Jane è circondata da numerosi pretendenti tra cui spicca il favorito della famiglia, il ricco Mr. Winsley che però non raccoglie affatto le simpatie della ragazza, molto sagace e acuta nella sua intelligenza che non risparmia di dimostrare.

Arriva però un giovane avvocato mandato a espiare la sua vita dissoluta dal vecchio zio che lo ha preso sotto la sua ala protettrice, Mr. Lefroy. Tom Lefroy è sprezzante per quella vita di provincia e per quella gente finchè non incontra e conosce Jane di cui impara ad apprezzare da subito le qualità intellettuali e i due si innamorano. Decidono quindi di sposarsi ma non senza il consenso dello zio di Lefroy che però basandosi su una lettera che descrive Jane come una cacciatrice di dote, scritta in realtà da un suo pretendente respinto, non acconsente al matrimonio.


Jane viene allontanata dallo stesso Lefroy che si fidanza con la prescelta dalla famiglia e Jane per reazione fa altrettanto ma la lontananza dura poco, Lefroy infatti si rende conto di non poter stare senza Jane e le chiede scusa proponendole di scappare e sposarsi e Jane acconsente. Quando tutto è già deciso Jane però trova una lettera della mamma di Lefroy nella quale scopre quanto l'approvazione dello zio di Lefroy e la relativa rendita economica sia essenziale per la sussistenza della famiglia di lui. A questo punto Jane ci ripensa non volendo essere la causa della rovina della famiglia Lefroy e lascia definitivamente Tom nonostante le rimostranze di lui.

Lei deciderà a questo punto di non sposarsi mai e di vivere della sua scrittura e prenderà spunto dalla sua vicenda personale e sentimentale per scrivere uno dei suoi capolavori, Orgoglio e pregiudizio.

I due si ritroveranno dopo molti anni quando Jane è ormai una scrittrice affermata e Lefroy, sposatosi con un'altra donna le presenterà sua figlia che ha voluto chiamare Jane.


Scelto perché: Jane Austen non ha bisogno di tanti perché, la sua fama, la sua scrittura e le sue opere parlano e hanno parlato per lei e continueranno a farlo ancora nel tempo.




Titolo: Becoming Jane. Il ritratto di una donna contro
Titolo originale: Becoming Jane
Nazionalità: UK
Anno:2007
Durata: 120 min.
Regia: Julian Jarrold
Sceneggiatura:Sarah Williams

Cast: Anne Hathaway, James McAvoy, Anna Maxwell Martin



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lunedì 17 luglio 2017

Lucy Maud Montgomery- Il Sentiero alpino




Poi un sussurro fiorisce nel tuo sonno
Come posso scalare
Il sentiero alpino, così duro, così impervio,
Che conduce a vette sublimi;
Come posso raggiungere il lontano traguardo
Di una vera e onorata fama,
E scrivere sulla sua lucente pergamena,
Un umile nome di donna




Lucy Maud Montgomery in questo libro si racconta e dalla sua viva “penna” scopriamo la bambina, la donna e la scrittrice che dall'isola del Principe Edoardo muove i suoi primi passi verso la fama che ancora oggi non l'abbandona. Anna dai capelli rossi (Anne of the Green Gables) è ancora uno dei libri più amati e tradotti nel mondo. Ma Lucy pur avendo un talento innato fin dall'infanzia per la scrittura coltivata leggendo libri, salmi e poesie e una fervida immaginazione per i nomi dei luoghi e per le descrizioni non ha avuto comunque degli inizi facili anche lei ha dovuto passare tra bassi e pochi alti che tuttavia bastarono a non farla demordere e proseguire con determinazione “Mi stupisco spesso di non aver rinunciato in quel totale scoraggiamento1
Così scopriamo la personalità e il carattere di una delle scrittrici più amate “Credevo in me stessa e lottavo da sola, in segreto e in silenzio. Mi limitavo a stringere i denti e a dire 'Ce la farò'2, riviviamo un periodo antico per scoprire tuttavia che le cose non cambiano se a scuola si facevano prove di scrittura improvvisata insieme all'amichetta del cuore invece che i compiti assegnati o se il preside soprassedeva a qualche marachella solo perché non ne venisse scoperta una più grande a suo carico e possiamo vivere esperienze uniche come l'ammaraggio di una vera barca a vela con tanto di Capitano e marinai “esotici” dalle teste lanose ed orecchini d'oro!.
E cosa pensare se già agli inizi del'900 si riteneva che le cose non fossero migliori del passato? Insomma la biografia di Lucy Maud Montgomery scritta da lei stessa nel 1917 per un giornale femminile EveryWoman's World che le chiese di far conoscere la storia della sua carriera e per la prima volta tradotto in italiano dalla casa editrice Flower-ed, è una scoperta continua di luoghi e posti antichi, di aneddoti, di vecchi modi di vivere ma anche la conferma che il talento serve ma non basta, per arrivare ci vuole costanza, determinazione e dedizione infatti la stessa Lucy scrive queste memorie per “infondere coraggio a quanti stanno faticando lungo l'estenuante sentiero che anch'io ho percorso per raggiungere il successo3, e “se una qualunque parola che io scriverò sarà di aiuto o d'incoraggiamento per un altro pellegrino lungo quel sentiero, quella parola io la scriverò gioiosamente e volentieri4, descrivendoci quante volte le sue poesie e i suoi racconti furono scartati dagli editori infatti ci ricorda che ognuna di noi deve essere pronta a scalare il proprio ripido “sentiero alpino”.
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Note:
1L.M. Momntgomery “Il sentiero alpino- La storia della mia carriera”, ed. Flower-ed., Roma, 2017, pag. 78.
2Idem.
3Ivi, pag. 6.
4Ivi, pag. 10.



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mercoledì 12 luglio 2017

Un film di una donna a settimana per un anno? #37



#37 Pane e Tulipani



E' notizia di qualche giorno fa che l'Istat ha stimato un decremento della “professione” anzi non- professione delle casalinghe inItalia. In poco più di dieci anni il loro numero è sceso di mezzo milione e al di sotto dei trent'anni non se ne trovano...segno dei tempi che cambiano, in meglio? Non sempre ma al di là delle considerazioni che si possono fare, e non poche, sull'argomento donne e lavoro, OG ha preso spunto da questa ultima ricerca sulle casalinghe italiane per il film di questa settimana che si basa proprio sulla storia di una casalinga che lasciata in autogrill ha l'opportunità di cambiare la sua vita...indovinato?

Pane e Tulipani! Il film di Silvio Soldini con Licia Maglietta vincitore di ben 9 David di Donatello nel 2000.

Trama:
Rosalba, una casalinga di Pescara, viene lasciata in autogrill durante una gita di gruppo nella quale era stata coinvolta da suo figlio minore Nico e suo marito, Mimmo, titolare di una azienda di sanitari a Pescara, fedifrago e saccente. Rosalba dopo essere riuscita a mettersi in contatto da una cabina telefonica con il marito che le dice di non muoversi e di restare lì decide invece di chiedere un passaggio ad un automobilista per tornare a casa sua senza aspettare nessuno e invece nel viaggio deciderà di andare a vedere Venezia, città sempre sognata ma mai visitata.
A Venezia Rosalba pensa di rimanere solo due o tre giorni giusto il tempo per vedere la città ma di giorno in giorno Rosalba ritrova se stessa nelle piccole cose quotidiane non più pensate e congegniate per gli altri che ormai danno la sua presenza e le sue cure per scontate, per primo suo marito. Il viaggio di pochi giorni di Rosalba finisce per essere un viaggio esistenziale di rivalsa personale e in cui Rosalba passa da essere la casalinga scontata, mamma tutto fare ad addetta in una bottega di fiori, indipendente e realizzata. Mano a mano Rosalba si fa anche nuovi amici, i vicini di casa, il suo datore di lavoro, e trova l'Amore quello vero, quello del rispetto e della sorpresa...del non darsi mai scontati grazie al padrone dell' appartamento dove affitta una camera e con cui nasce un'intesa che di giorno in giorno riscalda i cuori di queste persone che si potrebbe essere indotti a pensare ormai troppo cresciute e con storie personali passate troppo ingombranti alle spalle.


Rosalba però verrà rintracciata da un investigatore lanciatogli dietro dal marito stanco di avere la casa sporca, le camicie non stirate e di doversi preoccupare delle cene, della spesa e del rendimento dei figli a scuola. Messa di fronte alle proprie responsabilità Rosalba torna a casa dal marito e dai figli ma presto nonostante la sua routine si accorge che qualcosa si è rotto e quando i suoi amici veneziani con il padrone di casa in testa la vanno a prendere per portarsela via di nuovo a Venezia, Rosalba finalmente trova la forza per decidere della sua vita e diventare padrona delle sue scelte.


Scelto perché: In questa commedia romantica per nulla banale si trovano temi di rivalsa femminile che da sempre sono presenti nella società italiana; Rosalba è una italiana media, casalinga per scelta di altri dopo il matrimonio da giovane e la nascita dei figli, una ragazza diplomata che non ha potuto dare sostanza ai suoi studi andando a lavorare perchè ormai si era sposata e non aveva particolari esigenze, le si chiedeva solo di stare a casa e badare alle faccende familiari. Nessuno aveva dato altre possibilità a Rosalba che ha accettato quello che le si proponeva perchè quello era quello che si richiedeva ad una donna nella società della sua giovinezza, non troppi anni fa. Rosalba siamo e possiamo essere ciascuna di noi ma c'è sempre un'opportunità da riconoscere per ritrovare le nostre aspirazioni e volontà...per ritrovare noi stesse e scegliere un nuovo inizio.

Titolo: Pane e Tulipani
Anno: 2000
Nazionalità: ITA
Durata: 114 min.
Regia: Silvio Soldini
Sceneggiatura: Silvio Soldini Doriana Leondeff

Cast: Licia Maglietta, Bruno Ganz, Marina Massironi




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martedì 11 luglio 2017

Mistiche d'Italia- Angela da Foligno



Mistiche d'Italia

Beata Angela da Foligno è stata una donna vissuta nella prima metà del 1200, nata e morta a Foligno, il 4 Gennaio 1309, dove la sua attività di mistica ha suscitato grande devozione e riflesso tale da arrivare fino ai nostri giorni.

Le parole della Beata Angela da Foligno sono ancora attuali e il suo esempio di empia peccatrice dedita al lusso e alla vanità convertitasi alla penitenza e alle azioni sociali ispirano ancora discepoli al suo Santuario e motivano ancora il suo “Cenacolo”, attualmente in funzione presso la Chiesa di San Francesco a Foligno. Era infatti una donna che basava la sua esistenza solo sull'aspetto fisico, la mondanità e il lusso senza dare spazio ad altri aspetti che non fossero quelli dell'apparire e dell'essere ammirata.

Poche e sparse sono le notizie sulla sua giovinezza, rintracciabili direttamente nelle sue memorie dettate ad un suo parente, Frate Arnaldo del Convento di San Francesco dove ancora oggi sorge il Santuario dedicato ad Angela che accoglie la sua urna funeraria e le cui spoglie sono state venerate anche dai Papi, come Giovanni Paolo II nel 1993 e più recentemente da Papa Francesco che nel 2013 l'ha canonizzata.
Delle sue origini prima della conversione si sa poco se non quello che nelle sue Memorie ella stessa ricorda. Lella, in famiglia era così chiamata confidenzialmente, nacque a Foligno nel 1248 e sicuramente apparteneva ad una buona famiglia, un casato che possedeva proprietà immobiliari e appezzamenti terrieri. Sua madre la spinse ad avere ambizioni sociali da conquistare tramite l'aspetto piacevole, civetterie e vanità come lei stessa ricorda “Per tutto il tempo della mia vita ricercai come potessi essere adorata e onorata 1. 
Santuario di Beata Angela a Foligno

Rimasta orfana di padre in giovane età fu destinata al matrimonio come si confaceva a quei tempi con un uomo più grande di lei da cui ebbe dei figli. Rimasta vedova alla soglia dei quarant'anni nel 1285 Lella che già da tempo era stanca della sua esistenza frivola e impostata solo sull'apparenza e la mondanità e che più volte aveva tentato di confessare i suoi peccati, vergognandosene, si convertì definitivamente abbracciando il Terzo Ordine Francescano nel 1291 dopo un pellegrinaggio alla tomba di San Francesco scegliendo però di rimanere nella società e di non rinchiudersi nel convento ma di mettere a disposizione degli altri, donne e uomini, religiosi e laici, la sua esperienza e la sua fede, divenne quindi Angela.


La sua attività mistica le valse la stima e l'affetto dei religiosi e dei laici folignati e non solo, la fama della sapienza spirituale di Angela e le sue visioni e messaggi mistici divennero presto un' occasione di ritrovo tanto che da subito dopo la sua conversione, avvenuta nel 1285 circa, si creò attorno a lei un Cenacolo, un ritrovo dove si incontravano laici e laiche, religiose e religiosi che ispirati dalla sua guida spiritale e dalle sue azioni attuavano il messaggio di fede di cui Angela era un esempio e strumento.

Angela, Lella, era una donna d'intelletto vivace, le si riconosceva caparbietà, temperamento, un'intelligenza acuta anche da chi la conobbe prima della conversione quale donna di società intenta al lusso. Angela che era analfabeta divenne tuttavia, intorno al “Cenacolo”, un punto di riferimento per la fede di donne e uomini, religiosi e laici che attingevano al suo misticismo per operare e migliorare la società della loro epoca.
La Teca con le spoglie della Beata 
L'influenza di Angela nelle cose sacre fu talmente grande che seppur illetterata fu definita “Maestra dei Teologi”, Magistra Theologorum, tra i suoi seguaci infatti molti erano annoverati come tali, tra cui Umbertino da Casale.

Dalle sue confessioni mistiche nasce il Memoriale che racchiude i suoi ricordi biografici e spirituali che costituiscono la prima parte del Liber, i codici manoscritti sulla vita della Santa che con le Istructiones, la seconda parte costituita da documenti, soprattutto lettere familiari di Angela, editati da altri, formano il Liber, la testimonianza più importante della vita, della conversione e del messaggio mistico della Beata Angela da Foligno.

Il Cenacolo di Beata Angela è tutt'ora attivo, ripristinato nel 1989, è promotore di iniziative spirituali e sociali.
La Teca con le spoglie della Beata si trova nel Santuario di Beata Angela da Foligno tuttora nella Chiesa di San Francesco dei Frati Minori Conventuali di Foligno a Piazza San Francesco dove Frate Arnaldo secoli prima ricevette dalla voce della Beata le sue Memorie che trascrisse e rese note ai suoi seguaci e ai posteri.
Campanile del Convento
di S. Francesco
 Foligno.

La festività liturgica si svolge il 3 e 4 Gennaio a Foligno.



Io che ti parlo, sono la Divina Potenza,
e la grazia che ti offro è tale che voglio giovi
a tutti gli uomini che ti vedranno:
né solo a questi ma a tutti coloro che a te penseranno
e di te si ricorderanno o ti udiranno nominare,
e a quelli che più mi ameranno, più potrai aiutare!





Note:
_______________________________________

1Instructiones, da “Liber”, I, 25.


2Consolante Messaggio confidato dal Signore alla Beata”,Autobiografia della Beata”, come da approvazione Ecclesiastica, Ed. Chiesa San Francesco, Foligno.




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mercoledì 5 luglio 2017

Un film di una donna a settimana per un anno? #36




 #36 TRACKS- Attraverso il Deserto



Prima settimana di Luglio e a scuole finite già tempo di vacanze per alcune e di ristoro per altri, OG vi propone questa settimana per “un film di una donna a settimana per un anno” ovvero la campagna statunitense #52FilmsbyWomen il film che parla di un viaggio intrapreso da una ragazza che alla fine degli anni '70 dello scorso secolo decide di avventurarsi nel deserto.
Così Robyn Davidson parte per affrontare una difficile sfida sola con i suoi compagni di viaggio: 4 dromedari e il suo cane. Il film si ispira ad una storia vera e si basa sul libro di memorie della protagonista, la vera Robyn, scrittrice ed esploratrice che supportata dal reportage della National Geographic all'epoca poté documentare il suo viaggio nella monografia “Tracks”. (Uscito in versione italiana come "Orme. Una donna, quattro dromedari e un cane nel deserto australiano", edito per Feltrinelli su ibs  Amazon e Mondadori ). 

Tracks- attraverso il deserto viene presentato e nominato come miglior film alla mostra di Venezia del 2015.

Trama:
Robyn decide di sfidare se stessa volendo attraversare il deserto australiano a piedi da sola con il solo aiuto di quattro dromedari e portandosi il suo adorato cane, Diggity. Mossa dal desiderio di rivalsa contro gli stereotipi attribuiti all'inerzia della sua generazione e dell'appartenenza al suo sesso, nel 1976 si trasferisce nella località di Alice Springs, da dove partirà la sua impresa, per impostare il suo viaggio e trovare familiarità con gli animali che dovrà portarsi: i dromedari.
Allenatasi ad indurire i piedi in vista delle lunghe camminate Robyn l'anno seguente dopo aver salutato parenti ed amici inizia il suo viaggio kilometrico per le sabbie del deserto in cui in più di duemila kilometri affronterà difficoltà personali e fisiche alle quali tuttavia resisterà portando avanti con coraggio ed orgoglio la sua meta, dimostrando a se stessa e agli altri la determinazione necessaria alle grandi sfide personali.

Scelto perchè: Una ragazza affronta e vince una sfida con se stessa non rinunciando ai suoi sogni ma concretizzandoli senza paura delle difficoltà in un viaggio che avrebbe messo in dubbio parecchi; Robyn nel 1977 parte solo con il suo cane e i dromedari così come solo poche altre pioniere nei secoli scorsi avevano fatto, da GeltrudeBell a Isabella Lucy Bird...tutte da riscoprire.




Titolo: Tracks_ Attraverso il deserto
Titolo originale: Tracks
Nazionalità: Australia
Anno: 2013; uscito nel 2014
Durata:112 min.
Regia: John Curran
Sceneggiatura: Marion Nelson
Produzione: Emily Sherman
Cast: Mia Wasikowska, Adam Driver, Emma Booth, Jessica Tovey





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